Quarta serata del 66esimo festival della canzone italiana. Francesco Gabbani vince per la categoria Nuove Proposte con il brano "Amen". Cinque i Big eliminati.Tutte le pagelle delle esibizioni.
Penultimo appuntamento con il sessantaseiesimo festival della canzone italiana. La sfida tra i 4 giovani finalisti della categoria Nuove Proposte viene vinta da Francesco Gabbani con "Amen", canzone tutta da ballare, divertente e ritmata. A Chiara Dello Iacovo il premio della sala stampa Lucio Dalla.
Subito dopo la premiazione dell'artista toscano si sono esibiti tutti e venti i Big in gara. Ecco le pagelle delle canzoni:
Annalisa: elegante, raffinata, sempre molto intensa la sua performance per un brano non facile. Splendida. Voto 9.
Zero Assoluto: 0 assoluto anche il voto. Canzone banale che non emoziona, anzi, fa addormentare la platea dell’Ariston. Inclassificabili. Voto 0.
Rocco Hunt: scatenato sul palco, con pezzo intelligente e al contempo divertente e fresco. Adrenalinico. Voto 8.
Irene Fornaciari: la sua "Blu" annoia. Ancor più al secondo ascolto. Soporifera.Voto 5.
Caccamo-Iurato: bravi, affiatati, seppur così diversi. Si vede che tra loro c’è intesa e amicizia vera. Canzone dolce e romantica. Voto: 7.5 (anche per il look finalmente azzeccato di Deborah).
Elio e le storie tese: il loro medley di ritornelli è l’ennesimo colpo di genio. Non impareremo mai a memoria questa canzone, difficilmente sarà un tormentone, ma ogni volta è uno spasso vederli e ascoltarli. Puro godimento. Voto 8.
Patty Pravo: interpretazione da vera dea della musica. Elegante ed eterea. Canzone piacevole, che fa sognare. Voto 7.5.
Alessio Bernabei: "Noi siamo infinito" (plagio o no) è un po’ tamarra ma piacevole già al primo ascolto. Niente di eccezionale, però, nessun brivido lungo la schiena. Compitino comunque fatto. Sufficiente. Voto 6.
Enrico Ruggeri: al suo decimo festival, sempre una certezza di talento, stile e grinta. Canzone che ti entra subito in testa e non stanca mai. Una ventata punk-rock al festival. Ci voleva. Superiore. Voto 9,5.
Valerio Scanu: canta sempre bene il ragazzo. Intonato e sicuro di sé. Cattura l’attenzione e strappa applausi. Il podio non è un miraggio, anche perché è fortissimo al televoto. Voto 7.
Dear Jack: purtroppo Leiner non canta bene e la canzone è solo una minestra riscaldata, sicuramente gigiona. Purtroppo le radio la passeranno fino a sfinirci. Insipidi. Voto 4.
Noemi: forte come una leonessa, sensuale come una donna consapevole e matura. Il testo di Masini è una poesia, l’interpretazione della rossa 34enne dona un tocco magico che arricchisce il brano. Voto 9.
Stadio: potenza vocale, esperienza e padronanza da vendere, canzone che piace al pubblico e arriva al cuore di giovani e meno giovani. Moderni. Voto 7,5.
Arisa: finalmente vestita come si addice a una vera femmina. E poi che vuoi dire ad Arisa se non che è bravissima? Di un altro pianeta. Perfetta. Voto 9.
Lorenzo Fragola: il ritornello è ciò che convince di più di “Infinite volte”, ballad da brividi, interpretata molto bene dal talento siciliano. E poi con quegli occhi fa strage di cuori tra le ragazzine. Che lo voteranno infinite volte. Voto: 7.
Bluvertigo: “Semplicemente” è un pezzo che ricorda i primissimi Bluvertigo. Ed è semplicemente orecchiabile e canticchiabile. Peccato che Morgan non abbia voce e fatichi non poco a mantenere un minimo di intonazione. Faticoso. Voto: 6.
Dolcenera: classe, voce potente che graffia, occhi magnetici. La sua “Ora o mai più” è una vera perla musicale che seduce Sanremo. Voto 8.
Clementino: nonostante i problemi di voce di stasera, porta a casa una buona performance. Un pezzo ritmato con un testo profondo e che fa riflettere. Voto 6,5.
A fine serata il televoto e la giuria degli esperti hanno bocciato 5 campioni. Giusti i nomi degli eliminati: Neffa, Bluvertigo, Zero Assoluto, Irene Fornaciari e Dear Jack. Domani conosceremo il nome dell'unico big che sarà ripescato e potrà ancora sperare di vincere il festival.